La liquidazione del danno morale come percentuale di quello biologico non deve tradursi in un automatismo rischiando così di incorrere in una duplicazione dei risarcimenti. Occorre valutare di volta in volta la sofferenza psicologica patita. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza 3260/2016, chiarendo come l’ulteriore pregiudizio debba essere provato dal danneggiato.
Avv. Andrea Scaccabarozzi Brugherio (Fori Monza e Milano) consulenza infortunistica stradale.
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